La forza semisconosciuta del tuo INTUITO

Rendi l’ispirazione la guida per scegliere e realizzare i tuoi progetti

Uno degli strumenti gratuiti, più potenti ed unici a disposizione dell’uomo, è l’INTUITO. Quella capacità di ascoltare e ricevere indicazioni e consigli da un coach personale aperto 24 ore su 24 e felice di guidarci verso il nostro vero benessere ed evoluzione personale e professionale.

Una facoltà che nessun robot o intelligenza artificiale potrà mai possedere!

Quando devi prendere delle decisioni importanti o anche meno rilevanti, dopo aver fatto tutti i tuoi buoni ragionamenti usando tutte le facoltà razionali e ragionevoli che usi solitamente… rimani in silenzio per un attimo, frena la mente e fai parlare l’intuito… ascoltalo con attenzione e poi abbi la determinazione e la volontà di fare quello che ti sta sussurrando.

Sì sussurrando, perché l’intuizione non grida e non si impone, indica e consiglia e lo fa sussurrando, si esprime in modo semplice… leggi quel libro… apri quella società… chiama quella ragazza o i tuoi genitori… chiama quel cliente… vai a quel corso… proponiti che è il momento giusto… fai questo… fai quello, gira qui… vai di là… e non dà nessuna informazione aggiuntiva o spiegazione del perché dovresti farlo.

Si limita solo ad indicare l’azione e la strada da percorrere. E credimi a volte ti indica una direzione che nemmeno tu riesci a comprenderne il perché. Insomma spesso ci spiazza per quello che ci chiede di fare.

Ci vuole molta fede e coraggio per seguire le sue istruzioni, perché può spingerci verso qualcosa che noi razionalmente consideriamo in modo negativo o non capiamo dove ci vuole portare.

Ma l’intuizione è un’informazione che proviene da una dimensione superiore che conosce dati di cui noi non disponiamo. Le intuizioni provengono dal nostro Sé superiore.

L’intuizione a volte ti suggerisce cose che è complicato da spiegare agli altri e più di qualcuno intorno a te potrebbe non capire il perché lo fai, perché non si riesce a vederne il senso logico al momento, e farà pressione e ti insinuerà dei dubbi sulla validità di quelle scelte.

A volte seguire e mettere in pratica non è sempre altrettanto facile, perché devi distaccarti un attimo dalle pressioni del mondo esterno e dai dubbi che anche tu potresti avere se non sei ancora fiducioso e allenato a riconoscere questa facoltà, perché se non sei stato abituato a fidarti del tuo intuito, è facilmente comprensibile che possa sembrarti rischioso.

Personalmente seguo da anni queste percezioni e segnali e da qualche tempo inizio a riconoscerne le caratteristiche e le modalità con cui si presentano. Non sempre riesco a cogliere il perché, ma ho imparato a fidarmi e ad aspettare solo successivamente di capire il perché di quelle indicazioni che sembravano apparentemente folli o come direbbero i Maneskin “fuori di testa”.

Mi ricordo un giorno in cui feci una scelta in ambito professionale: la proposta era allettante e sembrava l’unica vera strada interessante e da percorrere, ma io andai contro corrente e un mio collega Paolo mi disse: “Come tu che studi e segui tanti corsi, poi prendi queste decisioni di M… (si con queste parole )?!

Ma i segnali che mi arrivavano mi indicavano che non era la scelta giusta da fare: avvertivo un malessere nel corpo, osservazioni dei clienti, flash di pensiero sul perseguire altro e ulteriori piccoli particolari. Non è stato facile, ma alla fine senza capire motivo mi sono fidato del mio intuito.

A distanza di un anno ho scoperto il perché. Ho evitato dei danni grandi per dei clienti importanti che non avrei potuto evitare se fossi andato via e inoltre ho rinforzato il rapporto con loro. Ho potuto far partire un progetto sui giovani consulenti, dove mi è stato permesso di lavorare con tre splendidi junior: Maria, Gennaro e Pietro. Grazie a questo lavoro, ai loro feedback e ai risultati ottenuti, ho potuto dare avvio a quello che realmente mi interessa, cioè lo sviluppo del potenziale nei giovani e non solo.

L’intuito ti guida verso il tuo vero piacere o su quello che ti serve in quel momento.

Noi siamo come un personaggio all’interno di un quadro che non può vedere l’intero quadro, ma solo ciò che lo circonda.

Possiamo immaginare la mente razionale come dei fari nella notte che possono illuminare solo fino a un certo punto e non andare oltre. Poi a seconda della potenza personale della mente di ognuno di noi, raggiungiamo varie distanze di focalizzazione e di ciò che possiamo vedere. Ma mai oltre ciò che riusciamo a illuminare.

L’intuito invece riesce a osservare oltre la luce e capire cose che noi in quel momento non siamo in grado di sapere e di vedere. L’intuito riesce a capire l’evoluzione e a coglierne il futuro.

Come ci indicava Jung: “L’intuizione è una funzione naturalissima, perfettamente normale e necessaria: si occupa di quel che non possiamo né sentire, né pensare, poiché manca di realtà, come il passato, che non ne ha più e l’avvenire che non ne ha tanto quanto noi pensiamo. Dobbiamo essere molto riconoscenti al cielo di possedere una funzione che ci concede certe luci su quel che è al di là delle cose.

Se sarai così audace da seguire le sue tracce, resterai sorpreso di quello che succederà dopo.

A posteriore riconoscerai che era proprio quella la mossa giusta da fare perché ti ha permesso di realizzare le tue aspettative in modo diverso e pertinente alla situazione che poi realmente si è evoluta. Oppure ti ha permesso di evitare danni ed errori che in quel momento tu non eri in grado di vedere e prevedere perché non ancora visibili all’orizzonte. L’intuito vede oltre, questo ormai è chiaro!

Mentre la mente critica, ti frena e bolla questi suggerimenti come irrazionali, strani o pericolosi, l’intuito invece ti indirizza e ti chiede di agire diversamente da quello che può apparire ragionevole.

La cosa interessante è che l’intuito ti suggerisce la risposta corretta. Infatti, fondamentale è lasciar parlare prima la mente e poi ascoltare l’intuito. Diversamente da quanto si può credere, l’intuizione è molto più giusta di altre facoltà.

Josè Silva, l’inventore del metodo Silva, oggi usato da più di 3 milioni di persone solo in America, ha detto che, usare l’intuito, è come giocare a risolvere un indovinello in quanto l’intuito ti suggerisce sempre la risposta giusta.

L’intuizione è una precisa e propria capacità. Se è inesatta non possiamo definirla intuizione e accade senza alcun intervento cosciente da parte nostra. Non siamo noi a farla succedere.

Questo ci fa supporre che abbiamo due canali decisionali da utilizzare. Quello più comunemente impiegato è quello più razionale dove la mente e la nostra conoscenza la fanno da padrone. Einstein lo aveva capito benissimo e infatti affermava: “La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.

L’intuito è un’abilità che tutti noi possediamo e ci permette di avere accesso ad informazioni e conoscenze senza dover per forza ricorrere all’uso dei cinque sensi e può aiutarci anche a padroneggiare in pochi secondi conoscenze che normalmente richiedono anni di studio.

Tutti abbiamo per nascita questa nostra bussola naturale, il faro che ci illumina la strada giusta e utile in quell’occasione specifica e ci aiuta a mantenere la rotta giusta quando i mari della vita sono agitati o in tempesta e a non distaccarci dalla nostra strada maestra.

Potremmo definirlo quasi un GPS naturale che ti indica la strada più economica ed efficace per raggiungere l’obiettivo e i desideri che hai manifestato e che per te sono primari.

La parola intuizione viene dal latino intuito, derivato dal verbo intueri, composto di in e ueri, che significa: “contemplare, guardare dentro di sé, vedere dentro”.

Intuire quindi significa rivolgere lo sguardo verso la propria interiorità più profonda e decifrarne i messaggi e le indicazioni utili per noi. 

L’intuito segue e usa la strada del cuore e non quella della mente razionale. E’ la capacità di comprendere qualcosa all’istante, senza dover ricorrere al pensiero cosciente. Con l’intuizione una cosa la sai e basta e non hai bisogno di avere o dare spiegazioni, perché il cuore ci arriva molto prima della mente

È qualcosa di magico da osservare. Riesci a vedere te stesso con la mente mentre stai prendendo decisioni anche importanti e che agisce in piena autonomia. E’ l’intuito in azione e tu non intervieni perché senti che è la cosa giusta da fare. Provare per credere.

Nella frazione di secondo che precede l’arrivo dei pensieri l’intuizione già sa cosa sta succedendo. Ma appena inizi a pensare quel sapere immediato svanisce, perché l’intuizione è spontanea, giocosa, senza ego. Tende a svanire quando è sottoposta ad analisi o aspettative.

E’ come quando vuoi catturare con una foto un momento bello che stai sentendo e vivendo, appena prendi la fotocamera ti rendi conto che sei uscito da quel flusso che stavi vivendo e perdi quell’esperienza.

Connetterti all’intuizione non è così difficile come può sembrare perché, dopo tutto, è il modo in cui, per natura, si dovrebbe vivere. E’ un’abilità innata e quindi come ogni facoltà può essere potenziata e affinata con la pratica deliberata.

I neuroscienziati parlano di atto inconscio dell’intuizione come di una mente che prende decisioni e arriva a soluzioni senza che noi ne siamo pienamente consapevoli.

Sembra che ciascuno di noi possieda un patrimonio di informazioni e conoscenze molto superiore a quello che pensa di avere.

Napoleon Hill ha scoperto che l’intuito è reale e nel libro Pensa e Arricchisci te stesso ha scritto che il genio è “una persona che ha scoperto come incrementare l’intensità dei propri pensieri al punto da riuscire a comunicare con fonti di conoscenza estranee al pensiero ordinario.

L’intuito può essere usato anche nella sfera lavorativa e sarebbe auspicabile che facesse parte di un normale programma di studio nelle scuole e fosse insegnata e applicata nelle aziende.

Il professor John Mihalasky dell’istituto di Tecnologia del New Jersey ha sottoposto un gruppo di Ceo e Manager di alto livello a una serie di test sull’intuizione. I dati emersi lasciano senza parole.

  • L’81% di Ceo con un alto livello di intuizione ha raddoppiato il proprio bilancio nel giro di soli 5 anni.
  • Solo il 25% di Ceo con una scarsa intuizione è riuscito a fare lo stesso.

Le performance di alto livello si fondano sulla programmazione subconscia, e in parte anche sull’intuizione, entrambe svincolate dal pensiero cosciente.

Luca Stanchieri, Coach e fondatore del coaching umanistico, afferma che un’intuizione è una convinzione che si forma rapidamente nella coscienza, ha alla base ragioni che non sono pienamente coscienti ed è abbastanza forte da farci agire. E’ una sensazione di pancia che ci dice cosa fare, anche se non sappiamo spiegare il perché.

Continua dicendo che nelle imprese la metà delle decisioni di dirigenti e imprenditori sono intuitive. Ma queste decisioni di pancia non sono ben viste. Di conseguenza i dirigenti giustificano le loro decisioni a cose fatte oppure a volte rinunciano perché non saprebbero come difendere la loro intuizione.

L’intuizione arriva quando dimentichi tutto ciò che sai e osservi qualcosa come fosse la prima volta.

Una sensazione non collegata ai pensieri già presenti nella mente è invece, con molta probabilità un’intuizione. Molto spesso la causa dei problemi è un uso eccessivo del pensiero, a discapito del sapere innato.

L’intuizione è una questione di onde cerebrali, quindi calmare i pensieri che si accavallano senza sosta nella tua mente significa abbassare il volume del continuo brusio mentale prodotto dai pensieri e riuscire a sentire la voce dell’intuito.

Scientificamente l’intuizione è una sorta di ragionamento-lampo che avviene in maniera quasi mai consapevole. E’ come se la mente fotografasse la realtà in una frazione di tempo incredibilmente breve, estrapolando tutti gli elementi che possono aiutarla a formulare l’intuizione.

Per fare in modo che l’intuito si esprima è necessario entrare in quello che viene definito stato intuitivo, uno stato mentale ben preciso che presuppone il rilassamento.

Solitamente le migliori intuizioni le abbiamo avuto mentre siamo rilassati e stiamo facendo altro. Ci arriva all’improvviso e la nostra bravura è dargli la giusta attenzione. Perché lei si comporta come un ospite educato… se non riceve le giuste attenzioni va subito via.

Quando la mente è occupata a processare grandi quantità di informazioni e pensieri, l’intuito non riesce a esprimersi. I pensieri che affollano la tua mente producono infatti un brusio continuo, che soffoca la voce più flebile dell’intuito.

Quando giudichiamo qualcosa, in genere utilizziamo un miscuglio di conoscenza, esperienza, pregiudizio/proiezione e intuizione. Ma in uno stato calma mentale riusciamo a operare quasi esclusivamente con l’intuizione, che è in assoluto la facoltà più precisa.

L’intuito comunica con noi in tanti modi diversi. Potrebbe arrivare con sentimenti, emozioni, sensazioni fisiche, simboli, immagini mentali, suoni, dejà vu, flash…

Scopri come l’Intuito comunica con te

Capire in che modo il tuo intuito comunica con te è fondamentale sia per comprenderne i messaggi che per ricorrere a questa grande risorsa in maniera volontaria, ogni volta che ne senti la necessità. Quando l’intuito ti manda un messaggio, usa prevalentemente il tuo canale dominante.

  • VISIVO le intuizioni ti giungeranno sotto forma di immagini che ti mostrano un’azione da compiere, un simbolo o una figura.
  • UDITIVO le intuizioni si manifesteranno attraverso voci, parole, suoni, sensazioni piacevoli o meno piacevoli.
  • CINESTESICO le intuizioni si manifesteranno attraverso sensazioni fisiche, doloretti, leggere pressioni nel corpo.

Almeno all’inizio, comprendere i messaggi dell’intuito richiede un po’ di impegno ed esercizio. Ti aspetta una sorta di allenamento mirato a sviluppare una certa sensibilità a percepire le impressioni sensoriali e decifrare queste impressioni, per comprenderne il messaggio.

Potrai così seguire le tue vere aspirazioni e non quelle dettate dagli altri o dalle tue paure o aspettative che dovresti perseguire o che gli altri si aspettano da te. Con il tempo sarai sempre di più il te stesso che vuoi essere e inoltre:

  1. Renderai le tue relazioni più autentiche
  2. Svilupperai un’incredibile creatività e nasceranno spontaneamente nuove idee.
  3. Aumenterai la tua empatia e raggiungerai livelli che non avresti mai nemmeno potuto immaginare perché saprai cogliere negli altri segnali che prima ti sfuggivano e di conseguenza farai la cosa appropriata ed esatta.
  4. La fiducia nei confronti di te stesso cresce a dismisura e cominci ad attirare nella tua vita le persone giuste.
  5. Sarai più abile nel lavoro e saprai prendere decisioni migliori.
  6. Il tuo apprendimento e la capacità di sintesi ti porteranno a scegliere subito quali argomenti e quali approfondimenti saranno utili per la tua vita professionale e personale.
  7. Saprai leggere e cogliere al volo un problema e troverai prima una soluzione più efficace e vincente.

Una delle cose più importanti che ti aiutano ad attivare il tuo intuito è sapere quello che vuoi e perché lo vuoi. Chiediti cosa e perché, non come e quando. Questo è il modo per usare bene l’intuito.

Esther Hicks ha scritto delle cose molto interessanti riguardo l’intuito: “L’universo ti offre continuamente la possibilità di sintonizzarti sulla frequenza dei tuoi desideri per realizzarli. Quando pensi al perché vuoi qualcosa, di solito attenui la tua resistenza. Ma quando pensi al come o al quando raggiungerai quell’obiettivo o a chi ti aiuterà a raggiungerlo, allora aggiungi resistenza, soprattutto se ancora non conosci le risposte alle tue domande.

Pensa a ciò che vuoi e poi al perché lo vuoi.

Devi avere chiaro in mente quello che è il disegno finale che vuoi raggiungere. In questo modo, l’universo ti permetterà di ottenerlo più velocemente attraverso l’intuito e guidandoti verso la giusta direzione. Tutto questo ha dell’incredibile.

Quindi ricorda i tre passi base per operare con l’intuito: 1 apriti ai suoi avvertimenti, 2 aspettati che l’intuizione ti guidi, 3 quando si presenta fidati di lei.

Tieni sempre in conto che la mente è una parte del tutto, ma il tutto non è una parte della mente.

Puoi vivere seguendo la mente oppure la coscienza. Oppure mettere la mente al servizio della coscienza come suggeriva Einstein.

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